Turismo a Napoli: luglio da dimenticare ma ottime previsioni per il primo fine settimana di settembre

I numeri del turismo a Napoli sono sempre interessanti da osservare per farsi un'idea di come stanno andando le cose al sud in generale (le grandi città rappresentano sempre, quando si parla di comparti come il turismo e l'immobiliare, un termometro importante da tenere d'occhio per avere un quadro chiaro della situazione nella zona in cui sono collocate). Il capoluogo partenopeo, che dopo la fine dell'emergenza sanitaria ha visto crescere notevolmente i flussi turistici, nazionali e non solo, si sta per lasciare alle spalle un'estate 2025 che ha visto un luglio all'insegna della perdita di quota rispetto all'anno precedente. Come riportato da diverse testate locali e nazionali, per il settimo mese dell'anno i gestori di b&b, hotel e case in affitto hanno riportato numeri inferiori di circa il 50% in confronto al 2024. Questo calo ha riguardato diverse zone della città e non ha risparmiato il centro storico, l'area di Napoli più famosa in assoluto e, grazie alla presenza di diversi luoghi iconici per l'arte, la fede e il folclore, la più frequentata dai turisti di tutto il mondo. Già dal nerissimo mese di luglio, gli operatori hanno iniziato a sperare nelle prenotazioni di agosto, che hanno effettivamente permesso di ridimensionare i numeri di inizio estate (anche grazie ai turisti last minute). In ogni caso, La perdita di quota di luglio è finita sotto la lente degli esperti del settore, che l'hanno attribuita a diversi fattori, dall'inflazione fino al ridimensionamento dell'aumento notevole dei flussi nell'immediato post Covid. Su questo calo si è anche aperta una riflessione in quanto, in un'estate che ha visto le prime pagine delle testate dominate dalle discussioni sul caro ombrelloni e sul calo del numero di italiani che sono andati in vacanza, Napoli è risultata comunque tra le località più economiche.

Le previsioni per settembre

I riflettori sono ora puntati sul primo fine settimana di settembre, periodo che dovrebbe vedere l'arrivo di circa 150mila turisti da tutto il mondo in città. Si tratta, a detta degli operatori, di un assaggio di quello che potrebbe essere il fine settimana dedicato alla festa di San Gennaro, che cade il 19 settembre. Il turismo religioso è uno dei capisaldi del settore a Napoli, soprattutto grazie al fascino folcloristico di tutto quello che ruota attorno al culto del santo del cui sangue, ogni anno, si attende lo scioglimento. L'appeal verso il culto di San Gennaro è forte anche all'estero - e a questo risultato hanno contribuito fattori come la cinematografia - il che rappresenta un aspetto indubbiamente vantaggioso per la città, che è stata recentemente elogiata dal primo cittadino di New York Bill De Blasio, il quale ha criticato fortemente i dazi di Donald Trump sui prodotti europei e ha parlato dell'amore per i prodotti "made in Naples". Questo aumento della domanda turistica ha portato, per forza di cose, alla necessità di adeguare l'offerta. Non è quindi difficile organizzare la propria vacanza nel capoluogo partenopeo prenotando un hotel a Napoli centro con spa - i turisti con alte capacità di spesa apprezzano soprattutto le strutture ricettive ospitate in palazzi antichi - scelta ideale per rilassarsi in un contesto perfetto per il benessere fisico e l'appagamento culturale, il tutto dopo aver scoperto le bellezze del centro storico della città tra musei, chiese e percorsi sotterranei che raccontano di un passato oggi valorizzato al massimo. Accanto alle previsioni rosee per i giorni della festa di San Gennaro, sono stati chiamati in causa diversi aspetti potenzialmente preoccupanti. Il principale, messa in primo da Federalberghi, riguarda la presenza di cantieri, il cui numero è alto e fonte di "continui disagi". Non resta quindi che attendere i primi dati ufficiali di quello che si prospetta come un inizio autunno d'oro: le previsioni per tutto il mese di settembre parlano infatti di 1,6 milioni di turisti in città, 200mila circa in più rispetto a quelli del medesimo mese del 2024.