Evoluzione della cartomanzia nei secoli

La cartomanzia è un tipo di divinazione molto popolare in tutto il mondo ormai da secoli. È così diffusa perché è un modo per avere un’idea del futuro. Può essere usata anche come strumento per lo sviluppo personale e l’auto-miglioramento.

Alcune persone richiedono sedute con cartomanti solamente per scopi di intrattenimento, mentre altri la usano come un modo per prevedere il loro futuro o analizzare con attenzione il passato. Alcune persone la utilizzano persino come alternativa per la diagnosi medica.

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Di seguito andremo a vedere come la cartomanzia si è evoluta dalle sue origini fino al giorno d’oggi.

Le origini della cartomanzia

La cartomanzia è una forma di divinazione in cui il praticante disegna o legge il futuro da un mazzo di carte appositamente preparato.

Le origini della cartomanzia possono essere fatte risalire a tempi antichissimi. Era usata come mezzo per predire il futuro e prevedere l’andamento di una singola persona o di un’intera popolazione.

Il primo riferimento noto alla cartomanzia si trova nel Libro egiziano di Thoth, risalente al 3000 a.C. circa. Le sue origini però non sono certe, infatti alcuni le attribuiscono ai cinesi.

Inizialmente, la cartomanzia, era utilizzata come mezzo divinatorio per mettersi in contatto e riuscire a comprendere il volere divino. Sopra ad ogni carta c’erano dei geroglifici ben precisi che, una volta combinati insieme, permettevano al cartomante di predire il futuro. 

Naturalmente, ad oggi, viene utilizzata sempre questa tecnica di predizione, con la consapevolezza che non si tratta di una scienza esatta. Nonostante tutto ciò continua ad essere molto popolare e di grande aiuto per tutte le persone che voglio ottenere una maggiore comprensione dell’andamento della loro vita e di ciò che li aspetta nel futuro.

La nascita della cartomanzia moderna

La nascita della cartomanzia moderna e dei simboli che vengono utilizzati ancora al giorno d’oggi avvenne ufficialmente nel 1540. In quell’anno Guillaume Postel pubblicò il suo libro “Chiave delle cose occulte”.

Guillaume Postel era uno studioso e diplomatico francese che era un noto alchimista e astrologo. Era anche noto per il suo lavoro su oroscopi e astrologia.

Il librò segnò un punto di svolta per l’intera cartomanzia in quanto iniziarono ad essere utilizzati i tarocchi. Si tratta di un mazzo di carte composto da simboli e figure specifiche con un significato ben preciso. 

L’eremita, la papessa, il carro, l’impiccato, questi e tutti gli altri sono gli elementi che sono stati descritti da Postel nel suo libro e che ancora oggi sono utilizzati nella cartomanzia moderna.

L’unica cosa che rimane certa come alla sua origine nell’antichità è che si tratta di una predizione certa dove, attraverso le carte, si può riuscire a vedere il futuro con precisione assoluta. Questa credenza cambierà poi negli anni a venire.

Cartomanzia al giorno d’oggi

Al giorno d’oggi la cartomanzia è ancora una disciplina che viene utilizzata tantissimo in tutto il mondo. Con essa anche la figura del cartomante è cambiata molto. Infatti, non viene più visto al pari di uno stregone che è in grado di vedere il futuro certo.

Il cartomante è semplicemente una persona che riesce ad entrare facilmente in empatia con i suoi clienti e che dispone di grandi capacità comunicative. In questo modo riesce a mettersi in contatto con l’inconscio della persona.

Possiamo quindi concludere che la cartomanzia non è una magia né tanto meno una scienza esatta, ma un ottimo modo per riuscire a ritrovare la propria autoconsapevolezza.