Mobilità elettrica, un settore in boom
La mobilità elettrica è entrata sempre più vigorosamente nelle nostre vite, e promette di restarci grazie alle nuove esigenze nate in questo decennio. Il settore è premiato in primis dalle aziende produttrici, che investono capitali e sforzi di ricerca per normalizzare quello che solo alcuni anni fa era un prodotto di nicchia.
Poi dai Governi, che oggi hanno ormai riconosciuto ampiamente il suo valore. Vengono infatti approvati generosi pacchetti di incentivi e agevolazioni per chi si volge all’elettrico, nonché migliorie ed espansioni alle infrastrutture pubbliche coinvolte.
E infine dagli utenti finali, che apprezzano sempre di più il panorama variegato e all’avanguardia di auto elettriche e ibride plug-in. Volkswagen si pone da leader di mercato anche in questo senso. Il marchio pone grande attenzione all’elettrificazione, tanto da dichiarare: “Il futuro sarà interamente elettrico”.
Mobilità elettrica, i malintesi duri a morire
Eppure sono ancora numerose le persone che guardano con un certo timore o con qualche sospetto l’ambito della mobilità elettrica, già vantaggioso oggi e del tutto promettente per il domani. I pregiudizi più classici attecchiscono ancora presso chi non è informato sui progressi tecnologici elettrici, che oggi fanno passi da gigante.
Ad esempio si crede che l’autonomia di un’auto elettrica sia breve e non consenta veri e propri spostamenti degni di questo nome. Se questo poteva essere vero agli albori dell’elettrico, oggi invece la situazione è decisamente migliorata. Le batterie delle auto elettriche, agli ioni di litio, sono potenti e performanti.
Grazie al metodo WLTP consentono di percorrere fino a 550 km – variabili secondo il modello di auto e in particolare gomme e dimensioni della batteria stessa – con una ricarica. Le batterie elettriche inoltre sono prive del cosiddetto effetto memoria, il che significa che perdono molta meno funzionalità nel tempo.
Tanto è vero che Volkswagen garantisce che dopo 8 anni (o 160.000 km) di utilizzo, la batteria conserverà ancora almeno il 70% della propria capacità di ricarica. Sotto questo valore non si scende.
Come funziona l’alimentazione per la mobilità elettrica
C’è poi chi ritiene che un’auto elettrica sia poco pratica per quanto riguarda le modalità di ricarica. Ma anche questo è da smentire: oggi sono numerosi i metodi con cui ci si può rifornire di energia, proprio perché i produttori hanno tenuto conto delle varie esigenze di guida.
Un’auto elettrica, tramite l’apposito cavo in dotazione, può caricarsi tramite una semplice presa di corrente – comodissimo per chi abita al livello della strada e ricarica davanti a casa. Oppure con Wallbox, questo il nome dato da Volkswagen a un’altra pratica tecnologia domestica.
Si tratta di un piccolo dispositivo (non tanto diverso né troppo più grosso rispetto a un modem o a un decoder, per dare un’idea delle dimensioni) che si installa nel condominio, in cortile o in garage e che permette ricariche più veloci. Oggi le Wallbox sono controllabili anche tramite app per avere sempre a disposizione informazioni sull’andamento della ricarica.
Non bisogna poi dimenticare le colonnine stradali sparpagliate sul territorio, sorte in numero sempre crescente tanto che presto la copertura coinvolgerà tutta la rete autostradale. Oggi è facile trovare colonnine dappertutto: nei parcheggi pubblici lungo le strade, in quelli di centri commerciali o altri luoghi di ritrovo e di frequente fruizione.
Anche tante aziende stanno mettendo a disposizione colonnine. Questi sono solo alcuni aspetti di come la mobilità elettrica oggi sia comoda e sicura. E con Volkswagen, è ancora più all’avanguardia.