Uomini over 40: 10 esami medici per una buona prevenzione

Compiuti i 40 anni, per gli uomini arriva il momento di effettuare una serie di controlli di prevenzione: eseguire check-up periodici, completi di visite specialistiche ed esami di laboratorio, aiutano ad individuare e prendere in tempo eventuali patologie o alterazioni. Un semplice screening può davvero salvare la vita e, considerando che non porta via né troppo tempo, né troppo denaro, non costa davvero nulla effettuarlo.

 

Ecco quali sono gli esami di routine che ogni uomo, superata la tanto temuta soglia degli “anta”, dovrebbe compiere, anche in presenza di una forma fisica sana ed equilibrata.

Visita urologica-andrologica

Il cancro alla prostata è quello più frequente negli uomini, ma presenta anche percentuali di guarigione altissime se diagnosticato e curato in tempo attraverso terapie e farmaci per prostata. Proprio per prevenire qualunque forma tumorale avanzata, ai neo-quarantenni è consigliato effettuare annualmente:

 

  • una visita clinica completa di esplorazione rettale;
  • il dosaggio del PSA;
  • un’ecografia trans-rettale.

Esami per valutare il livello di colesterolo

L’ipercolesterolemia interessa quasi il 40% della popolazione ed è la principale causa di infarti ed ictus. La parte cattiva, ovvero l’LDL, dovrebbe essere sempre inferiore ai 100 mg/dl; se la presenza è più elevata, allora bisogna correre ai ripari.

Sicuramente è importante rivedere la propria alimentazione, anche se influisce solo per il 30% sulla patologia; il restante 70% è legato a fattori ereditari e si tratta di un colesterolo prodotto direttamente dal fegato.

Proprio per questo, quando la dieta alimentare non è sufficiente a contenere i valori, è consigliato ricorrere all’uso di farmaci ed integratori che, oltre ad assorbire il colesterolo in eccesso, agiscono anche sulle attività di sintesi ed ossidazione.

Misurare la pressione arteriosa

L’ipertensione arteriosa rientra tra le principali cause delle malattie cardiovascolari nonostante sia asintomatica. L’unico modo per scoprire se la patologia è in corso, quindi, è effettuare una misurazione della pressione arteriosa almeno una volta l’anno. Se i valori non superano i 120/80 mmHg allora sono ottimali e non bisogna preoccuparsi; in caso contrario, è meglio rivolgersi ad un medico ed iniziare tempestivamente una terapia mirata.

Elettrocardiogramma

La salute del cuore, superati i 40 anni, diventa di primaria importanza ed è possibile monitorarla solo tramite elettrocardiogramma. Viene eseguito a riposo o sotto sforzo e riesce a rilevare malattie coronariche, aritmie o altre alterazioni del ritmo cardiaco. Spesso, insieme all’ECG viene eseguito anche l’ecocardiogramma per visualizzare interamente l’anatomia del muscolo cardiaco.

Funzionalità della tiroide

Le malattie legate alla tiroide, come l’ipotiroidismo, colpiscono principalmente le donne, ad eccezione del tumore tiroideo, che non compie differenze di sesso. Tra l’altro, molti forse non sanno che la funzione sessuale maschile è strettamente collegata al buon funzionamento della tiroide: un calo della libido, ad esempio, potrebbe essere indice di una disfunzione tiroidea.

Compiuti 40 anni, quindi, è opportuno controllare la ghiandola con un dosaggio del TSH, accompagnato da una visita specialistica e, se necessario, un’ecografia che possa individuare eventuali noduli tiroidei nel collo.

Glicemia

Il diabete di tipo 2 colpisce principalmente dopo i 40-50 anni, momento in cui l’insulina si altera o comincia a funzionare male, aumentando i livelli di glucosio nel sangue. Attraverso test specifici è possibile controllare i propri livelli di glicemia, anche ogni 2 anni, che devono essere compresi tra 70 e 110 mg/100 ml.

Controllo dei nei

Generalmente, i nei sono formazioni delle pelle assolutamente benigne ma purtroppo, a volte, sono la manifestazione del melanoma, un tumore potenzialmente pericoloso. In completa autonomia si può effettuare un’autovalutazione allo specchio, cercando di capire se sono comparsi nuovi nei o se qualcuno esistente ha subito cambiamenti, per poi comunque fare una visita annuale dal dermatologo.

Visita oculistica

Alcuni disturbi della vista, in primis la presbiopia, sono legati all’avanzamento dell’età. Sono sicuramente inevitabili, ma un bravo specialista può sicuramente aiutare ad arginare i danni. Un valido oftalmologo, ad esempio, è in grado di rilevare la presenza di cataratta o della degenerazione maculare senile, per cui è indispensabile effettuare una visita del genere almeno ogni 2 anni dopo i 40.

Visita andrologica

Il testicolo è un organo fondamentale per l’uomo non solo per la fertilità, ma anche per la produzione di quegli ormoni che controllano la funzione sessuale e la salute generale. L’andrologo aiuta ad individuare l’eventuale presenza di alterazioni ormonali che possono essere causa di patologie come la disfunzione erettile, i disturbi dell’eiaculazione, il diabete, l’obesità, l’osteoporosi e l’invecchiamento precoce. Tutto questo, se preso in tempo, può essere corretto grazie ad una terapia sostitutiva.

Densitometria ossea

Nonostante sia una patologia molto diffusa, negli uomini l’osteoporosi è poco approfondita e sottovalutata. In realtà, solo in Italia ben oltre 1 milione di uomini soffre di questa disturbo, incorrendo in un elevato rischio di fratture. La principale causa è sicuramente l’invecchiamento, ma esistono anche altri fattori che possono influire anche in giovane età: terapie a base di cortisone, testosterone basso, scarsa assunzione di calcio e vitamina D, fumo di sigaretta e artrite reumatoide.

Compiuti i 40 anni, grazie ad una densitometria ossea è possibile non solo conoscere lo stato di salute delle proprie ossa, ma anche farlo in tempo per poter intervenire tempestivamente e modificare uno stile di vita sbagliato, aiutandosi magari con una terapia medica mirata.